La tecnica LE-HIPEC per la carcinosi peritoneale è stata inventata dal Dr. Marco Lotti, che l’ha sviluppata nel 2013-2014 e pubblicata nel 2015-2016 (J Min Access Surg 2016;12:86-9), [J Laparoendosc Adv Surg Tech Part B, Videoscopy 2016;26(3)].

Obiettivo di questa tecnica è quello di superare i limiti delle due maggiori tecniche HIPEC, quella ad addome aperto e quella ad addome chiuso, mantenendone e combinandone i vantaggi.

La tecnica di Chemioterapia Ipertermica Peritoneale (HIPEC), che prevede di far circolare in addome un liquido di perfusione contenente i chemioterapici e portato a 41-42°C, viene realizzata in tutto il mondo secondo due principali modalità:

  • Tecnica ad Addome Chiuso, in cui la cavità addominale viene chiusa al termine del tempo chirurgico di resezione, lasciando nella cavità addominale dei tubi di drenaggio attraverso i quali viene fatto circolare il liquido di perfusione che contiene i chemioterapici;
  • Tecnica ad Addome Aperto (conosciuta come tecnica Coliseum, con alcune varianti tecniche), in cui l’addome viene lasciato aperto e la cute sollevata a formare un catino dove, durante la perfusione, il chirurgo mescola con una mano il contenuto dell’addome.

La Tecnica ad Addome Chiuso permette di conservare meglio il calore del liquido di perfusione, perché l’addome chiuso riduce la dispersione di calore; tuttavia, numerosi lavori scientifici hanno dimostrato che non è possibile trattare uniformemente la cavità addominale con questa tecnica, e che vi sono zone della cavità addominale dove il liquido non riesce ad arrivare. In particolare, grazie al lavoro del Dr. Lotti, è stato possibile dimostrare che la cavità addominale è soggetta dopo l’intervento a una precoce formazione di aderenze, che ostacolano la circolazione del liquido ad addome chiuso.

La Tecnica ad Addome Aperto (tecnica Coliseum, diffusa dal Dr. Sugarbaker), pur permettendo una uniforme circolazione del liquido di perfusione, grazie all’agitazione manuale, è gravata da un’intensa dispersione di calore: recenti lavori dimostrano che la temperatura del liquido in addome non è omogenea con questa tecnica e che alcune zone, tra cui quelle superficiali, possono non raggiungere la temperatura desiderata o essere addirittura ipotermiche. Non è inoltre possibile con questa tecnica trattare adeguatamente la parete addominale anteriore.

La tecnica LE-HIPEC prevede di realizzare un trattamento ad addome chiuso, utilizzando la laparoscopia per manipolare i visceri addominali e separare le eventuali aderenze, così da rendere possibile la circolazione dei chemioterapici in addome in modo omogeneo e uniforme.

Le osservazioni critiche del Dr. Lotti alle tecniche ad addome chiuso e aperto e il razionale della tecnica LE-HIPEC sono stati esposti in numerose pubblicazioni. La tecnica, pubblicata per la prima volta nel 2015, è stata presentata nel 2016 e nel 2018 al 10° e 11° Congresso della Società Internazionale sulle Neoplasie Peritoneali (PSOGI) a Washington, DC (USA) e Parigi.

La tecnica LE-HIPEC è citata da numerose pubblicazioni scientifiche, dal testo “Trattamento delle Metastasi Peritoneali, Chirurgia Citoriduttiva, HIPEC ed oltre” edito da Springer, dalle Linee Guida 2018 “Tumori Peritoneali Primitivi e Secondari” dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), ed è stata presa come modello dal Politecnico di Odessa per lo sviluppo della tecnologia SCRUM applicata al controllo del rischio e delle criticità nei progetti in Medicina. Grazie alla tecnica LE-HIPEC è stata per la prima volta dimostrata in vivo la formazione precoce di aderenze peritoneali postoperatorie dopo peritonectomia, fornendo ulteriore supporto alle tesi per cui la tradizionale tecnica HIPEC ad addome chiuso non sia in grado di trattare efficacemente la cavità addominale.

Dal 2017, la tecnica LE-HIPEC è al primo posto della ricerca “laparoscopic HIPEC” su Google.

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