Uno dei consigli più preziosi che mi sento di dare ai chirurghi in formazione è quello di imparare ad eseguire l’ecografia.

E’ importante che sia il chirurgo stesso ad eseguire l’ecografia come parte integrante dell’esame clinico del paziente, per una serie di motivi:

•È possibile visualizzare in diretta gli organi, piuttosto che limitarsi a consultare delle fotografie statiche;

•Il chirurgo, a differenza del radiologo, ha visitato il paziente e può confrontare in tempo reale quello che osserva in ecografia con quello che ha apprezzato durante l’esame clinico;

•Il chirurgo non esegue un’ecografia generica, ma usa l’ecografia per approfondire la diagnosi clinica e ricercare nel paziente segni che confermino o smentiscano i suoi sospetti diagnostici, emersi durante l’esame clinico;

•Eseguire l’ecografia, muovendo la sonda e interpretando le immagini che cambiano sullo schermo in tempo reale, sviluppa nel chirurgo un’abilità essenziale: quella di ricreare nella sua mente un’immagine tridimensionale dell’interno del corpo del suo paziente. Questa abilità può essere trasferita alla lettura di una TAC, all’interpretazione delle immagini radiologiche e, in ultima analisi, alla fase di progettazione di un intervento chirurgico laparoscopico.

Nella sezione «Risorse didattiche» ho inserito la mia personale dispensa di ecografia intestinale, con diverse immagini che ho raccolto in vent’anni di esperienza di ecografia applicata alla chirurgia. La dispensa è liberamente scaricabile.

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